La
Loggia
del
Convivium
Gnostico
Martinista
V.M.
Elenandro
XI |
a Loggia del
Convivium
Gnostico
Martinista è il
luogo deputato
ad una laboriosa
opera tesa
all’accrescimento
spirituale dei
fratelli e
sorelle, che
trovano così, in
essa,
perfezionamento
di quanto
puntualmente e
doverosamente
posto in essere
con la pratica
individuale
Luni-Solare.
Essendo la
struttura del
Convivium
Gnostico
Martinista
Ordinata e
Rituale, e
sorretta da un
centro reale e
presente, si
dispongono le
seguenti regole
atte ad
uniformare i
lavori di tutte
le logge, ed
evitare così
perniciose
devianze e
divaricazioni
atte ad
incrinare
l’Unita
Eggregorica. E’
altresì indubbio
che la puntuale
e stretta
osservanza degli
elementi formali
e sostanziali
del rituale di
Loggia comporta
una convergenza
Eggregorica di
cui ne
beneficerà tutto
l’Ordine, e i
fratelli e le
sorelle
partecipanti ai
lavori. Essendo
il martinismo un
Ordine Povero,
che gli
strumenti
utilizzati in
loggia
rispecchino tale
filosofia. Gli
arredi siano
possibilmente
frutto
dell’opera
artigiana dei
fratelli e
sorelle versati
in tale
tradizionale
impegno, in
materiale
comune. La
povertà del
materiale non
sia però a
discapito
dell’omogeneità
della fattura,
della
corrispondenza
cromatica
tradizionale, e
della loro
funzionalità. La
Loggia sia
espressione di
corale
abnegazione, e
non un luogo
dove primeggiare
a discapito del
fraterno amore.
Costituzione
della Loggia
1. La Loggia
Martinista del
Convivium
Gnostico
Martinista è
regolarmente
costituita se
presenti il
Filosofo, o il
Superiore
Incognito
delegato, e
almeno altri tre
fratelli o
sorelle.
2. L’ambiente
profano deputato
a raccogliere la
Loggia deve
essere
debitamente
purificato. I
Paramenti
indispensabili
sono: Trilume
(nero,rosso,bianco)
posto al centro,
davanti ad esso
il vangelo di
San Giovanni,
sopra al Vangelo
di San Giovanni
il Pantacolo in
grado
appropriato,
dietro al
trilume il
turibolo, la
maschera a
sinistra, il
mantello sotto
la maschera, il
cordone davanti
alla maschera, a
destra del
trilume i tre
lembi
(nero,bianco,rosso)
di stoffa con
sopra la spada
di loggia e la
croce, le due
colonne ai lati
del tavolo, cero
maestri passati,
fiammiferi/incenso/sale
a destra
ravvicinati al
filosofo, (se
presenti olio a
destra
ravvicinato,
coppa
eucaristica
sotto il trilume,
acqua vicino
alla coppa). Sx
colonna (B)
Superiore, Dx
colonna iniziato
(N). E'
consigliabile
posto dietro
all'Oriente
l'immagine di
uno dei Maestri
Passati.
3. Il rituale di
loggia, nel
grado opportuno,
è tassativamente
il rituale del
Convivium
Gnostico
Martinista così
come consegnato
e timbrato dal
Reggente al
Filosofo. Nel
caso in cui
siano ospitati
fratelli e
sorelle di altri
raggruppamenti
martinisti verrà
utilizzato il
detto rituale.
Nel caso in cui
sia presente una
delegazione
ufficiale di
altro Ordine
Martinista verrà
valutato
l'utilizzo del
rituale
maggiormente
opportuno da
scegliersi in
alternativa fra
il rituale
generale OMAT, o
il rituale
Papussiano.
4. Ogni visita
ufficiale di
delegazione di
altro Ordine
Martinista deve
essere in
precedenza
comunicata, e da
questi
approvata, al
Delegato
Magistrale
territorialmente
competente.
5. E' fatto
divieto assoluto
di
partecipazione
ai nostri sacri
lavori da parte
di profani.
6. Solamente i
fratelli e
sorelle che
hanno compiuto
la purificazione
mensile sono
ammessi alla
Loggia. Quindi
ogni fratello e
sorella prima di
accedere in
Loggia deve
comunicare al
Filosofo o al
Superiore
Incognito
delegato, sotto
forma di
giuramento, di
essere
ritualmente
purificato
secondo i
precetti del
Convivium
Gnostico
Martinista.
7.
Salvo rarissime
e motivate
eccezioni le
tornate di
loggia saranno
tenute in fase
di luna
crescente e
possibilmente
alla domenica.
8. All’Oriente
siede il
Filosofo, alla
destra del
Filosofo siede
il fratello o la
sorella che
rappresenta il
grado di
Iniziato, mentre
alla sinistra il
fratello o la
sorella che
rappresenta il
grado di
Superiore. E’
possibile
disporre i due
cori anche
altrove rispetto
all’altare,
basta che sia
mantenuta una
simmetria della
Loggia. Durante
le riunioni di
loggia sono
previste le
figure, che si
possono
riassumere anche
nello stesso
fratello/sorella,
dell’Esperto e
del Segretario.
Ingresso in
Loggia
9.
In Loggia i
fratelli e le
sorelle dovranno
essere provvisti
di alba,
cordone, calzari
bianchi,
maschera,
collare
appropriato e
gioiello.
10. In loggia
non sono ammessi
1) orologi 2)
denari 3)
strumenti
elettrici o
elettronici 4)
gioielli in
vista.
11.
L’ingresso in
Loggia avviene
ritualmente per
ordine di grado
crescente,
qualora vi siano
due gradi eguali
si segue
l’ordine
dell’età di
associazione
crescente.
12. I Fratelli e
le Sorelle prima
di entrare in
Loggia osservano
il Silenzio e la
Meditazione
interiore.
13. I Fratelli e
le Sorelle prima
di entrare in
Loggia sono
mondati dal
Filosofo o dal
Superiore
Incognito
delegato tramite
i fumi di
incenso.
14. Rispetto ad
Oriente
l'ingresso in
Loggia è in
senso Orario.
Ogni Fratello e
Sorella occupa
il posto
immediatamente
più prossimo al
proprio grado ed
ruolo in Loggia,
fermandosi in
piedi ed
all'Ordine
innanzi ad esso.
Il Filosofo
squadra
completamente il
perimetro della
Loggia prima di
porsi ad
Oriente.
Solamente quando
il Filosofo è
seduto, e dietro
il suo ordine,
la Loggia si
siede.
Svolgimento dei
Lavori di Loggia
18. In loggia
quando non
all'ordine i
fratelli e le
sorelle terranno
la posizione
seduta del
faraone.
19. Ogni volta
che l’Esperto
squadra il
perimetro della
Loggia tutti i
fratelli e le
sorelle si
alzano al suo
passaggio
mettendosi
all’ordine, per
poi porsi
nuovamente nella
posizione del
faraone dopo il
suo passaggio.
20.
Chiunque
si rivolge
all’Oriente si
deve alzare,
dopo aver
ricevuto cenno
dal Filosofo o
dall’Esperto, e
portarsi
all’ordine.
21. Il Filosofo
o l'Esperto
possono
interrompere,
con giudizio, i
lavori qualora
il comportamento
dei fratelli e
delle sorelle lo
richieda.
22.
A
discrezione del
Filosofo si
useranno i nomi
profani o
iniziatici
durante i lavori
di loggia.
23. L'unico
autorizzato a
parlare in
loggia è il
Filosofo, il
quale concede la
parola, se lo
riterrà
opportuno ai
fratelli e alle
sorelle.
24. Ogni
riunione di
loggia ha
carattere
operativo quindi
al centro del
rituale di
loggia sarà
tassativamente
presente uno o
più di uno di
questi elementi:
iniziazione,
meditazione,
preghiera,
recita di parole
sacre, ed
eucarestia. In
Loggia non si fa
conversazione
essendo essa un
Luogo di Sacri
lavori.
25.
A
discrezione del
filosofo è
permessa la
lettura di una
tavola avente
sempre e
comunque
attinenza ai
lavori del
Convivium
Gnostico
Martinista.
26. Qualora vi
siano delle
comunicazioni
queste verranno
rese note alla
Loggia TERMINATA
LA FASE
OPERATIVA, e
prima di dare
inizio alla
chiusura dei
lavori. Qualora
queste
comunicazioni
provengano dal
Reggente o dalla
Grande
Maestranza i
fratelli e le
Sorelle si
pongono in piedi
e all'Ordine.
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