- Restaurazione
del Pleroma.
Come l'ignoranza
e l'informità
apparvero
all'interno del
Pleroma, un
profondo
turbamento corse
tra gli Eoni, i
quali non si
sentirono più in
sicurezza,
temendo
avvenimenti
simili anche per
loro stessi.
Inoltre
l'esistenza
continuata del
prodotto
dell'ignoranza
corretta, dello
stato informe,
anche se
espulso, è nella
sua presente
condizione un
costante
rimprovero per
la Sophia, la
quale è piena di
afflizione a
riguardo
dell'«aborto» e
molesta gli Eoni
con i suoi
sospiri. Essi
perciò si
uniscono per
pregare il Padre
e ottenere da
lui l'emanazione
di una nuova
coppia di Eoni,
Cristo e lo
Spirito Santo,
che hanno questo
duplice ufficio:
di ristabilire
all'interno del
Pleroma una vera
serenità; e,
come conseguenza
di ciò, di
prendersi cura
del residuo
informe e dargli
forma. Perciò
Cristo (come
rappresentante
la parte
maschile della
coppia) è il
primo e solo
Eone ad avere
una funzione sia
da una parte che
dall'altra del
Limite, mentre
l'Eone Gesù,
emanato ancora
dopo, è già
interamente
destinato alla
missione
esterna.
In tal modo lo
svolgimento
conduce grado a
grado
all'esterno
sotto la
necessità
imposta dal
decadimento, che
una volta
avvenuto
mantiene ora
realtà e
richiede
riparazione. Per
prima cosa per
garantire che
nessuno degli
Eoni abbia a
soffrire un fato
analogo, Cristo
stabilisce una
nuova armonia
nel Pleroma
illuminando gli
Eoni circa
l'inconoscibilità
del Padre, cioè
portando loro la
gnosi («invero
di che cosa
aveva bisogno il
Tutto se non
della gnosi del
Padre?», E. V.
19, 15 s.), e
riconciliandoli
coi ranghi loro
assegnati, di
modo che la
consapevolezza
dell'unità
spirituale
comprendente le
loro diversità
non permettesse
il sorgere di
aspirazioni
individuali.
Così essi
raggiungono il
perfetto riposo.
Come frutto
della loro nuova
unità, tutti
insieme,
ciascuno dando
il meglio della
propria essenza,
producono un
Eone addizionale
(e non in
coppia), Gesù,
nel quale la
Pienezza per
così dire è
riunita insieme
e nel quale è
simbolizzata
l'unità
riconquistata
degli Eoni.
Questo «frutto
perfetto del
Pleroma», che
contiene tutti i
suoi elementi,
deve in seguito
portare nella
sua persona la
Pienezza al di
fuori nel Vuoto,
in cui il
residuo della
perturbazione
passata, nel
frattempo
«formato» da
Cristo, attende
ancora la
salvezza (14).