Gnosticismo e
Gnosi
Giuseppe Merlino

L'esistenza
storica di Gesù
Cristo non è
accertata, ma,
sia che si
tratti di un
personaggio
reale sia che si
tratti di un
mito, è indubbio
che questa
figura abbia
grandemente
influenzato la
storia umana
degli ultimi
2000 anni.
Certo è che, dal
primo secolo
dopo Cristo,
sorsero numerose
comunità che
fondarono la
loro Dottrina
sulle sue parole
e, tra queste,
prevalse infine
nel quarto
secolo dopo
Cristo, quella
che conosciamo
come Chiesa
Cattolica. Però,
analizzado
obiettivamente
tutto il
materiale a
nostra
disposizione,
sopratutto i
codici scoperti
nel 1945 a Nag
Hammadi, sorge
il serio dubbio
che la dottrina
cristiana,
definitivamente
sistemata nei
primi Concili
della Chiesa,
non
corrispondesse
al reale
insegnamento di
Cristo o che
quantomeno
esistesse una
dottrina segreta
che Cristo
avrebbe
comunicato solo
ai suoi
discepoli ed a
pochi altri.
Un gran numero
di queste
comunità vengono
definite dagli
studiosi
"Gnostiche" e le
loro Dottrine
partivano tutte
dalla
considerazione
della estrema
diversità tra il
Dio descritto
nell'Antico
Testamento ed il
Padre Nascosto
di cui parlava
Gesù. Dagli
scritti e
frammenti
attualmente in
mano agli
studiosi si può
senz'alto
evincere quella
che era la
Dottrina comune
a tutte queste
comunità, tenedo
ben presente
però che
talvolta le
differenze tra
le varie scuole,
sopratutto sul
piano metafisico
erano notevoli.
La Teologia
Gnostica non si
presenta nella
forma di
speculazione
filosofica, ma
sotto la forma
del Mito. Il
Mito ha una
struttura simile
alla favola, ma
bisogna tenere
ben presente due
elementi:
innanzitutto
esso si
riferisce ad una
realtà dove non
esiste il tempo,
per cui ciò che
racconta sta
avvenendo "qui e
adesso". In
secondo luogo i
personaggi del
Mito
rappresentano
forze cosmiche
spesso ben
superiori
all'Uomo.
Possiamo dunque
sintetizzare
questa Dottrina:
L'Universo non
ha alcuna
realtà. Esso è
nato da un
Errore a causa
di un fenomeno
che possiamo
chiamare "la
Caduta". La
Realtà viene
chiamata da
tutti i
pensatori
gnostici il
Pleroma. Il
Pleroma è
formato dall'
Uno
inconoscibile
dal quale
discendono una
serie di Eoni.
Gli Eoni sono
entità
splendenti e
meravigliose.
Per gli Gnostici
cristiani, uno
degli ultimi
Eoni è il
Cristo. L'ultimo
Eone in ordine
di gerarchia si
chiama Sophia,
la Sapienza.
Sophia, piena di
Amore per l'Uno,
tenta di
risalire per
conoscerlo. Ciò
provoca un
cataclisma
immane: Sophia
precipita in
basso e genera
Yaldabaoth (Yahve)
il Dio creatore
di questo mondo
e, al di sotto
di lui, i sette
Arconti.
Yaldabaoth è il
Dio del Vecchio
Testamento:
arrogante,
geloso,
vendicativo.
Egli, ignaro di
tutto ciò che è
al di sopra di
lui, crea questo
Universo che è
una specie di
aborto, Regno
del Male.
Nell'Universo
materiale resta
imprigionata
Sophia. Egli poi
crea l'uomo su
questo pianeta:
"Facciamo l'uomo
a nostra
immagine e
somiglianza".
Egli parla
sempre al
plurale perchè
opera insieme
agli Arconti, le
potenze
malefiche
dominatrici di
questo mondo.
Però, a sua
insaputa,
nell'Uomo resta
imprigionata la
scintilla di
Sophia. Adamo,
disobbedendo al
comando di
Yaldabaoth,
conosce la
verità, cioè che
al di sopra di
Yaldabaoth è
l'Uno supremo
inconoscibile ed
il mondo reale
del Pleroma.
Sophia è
angosciata e
disperata per
cui il Cristo,
il Salvatore,
mosso a pietà,
discende
attraverso le
sette sfere
degli Arconti e
giunge nel mondo
per liberarla ed
insegnare agli
uomini la vera
dottrina. Per
questo
Yaldabaoth
procura,
attraverso il
suo popolo
eletto, gli
Ebrei, di farlo
morire in croce.
Ovviamente muore
l'uomo Gesù,
mentre l'Eone
Cristo risale al
Pleroma.
Dunque questo
mondo, creato da
un Dio
inferiore, è
visto dallo
Gnostico come il
Male metafisico.
Lo Gnostico in
questo mondo è
straniero
(allogeno).
D'altra parte,
poichè lo
Gnostico conosce
la vertità, non
è sottoposto
alla Legge, per
cui ha la più
ampia libertà di
conportamento.
Compito dello
Gnostico è
trovare Sophia
(la sapienza) e,
insieme a Lei
risalire nel
Pleroma.
Si noti che il
tempo è, insieme
allo spazio, una
delle due
categorie con
cui la nostra
mente ordina i
dati che
provengono
dall'esterno.
Nel Pleroma il
tempo non esiste
per cui quanto
esposto avviene
qui, adesso ed
in ogni istante
e lo Gnostico
può invertire il
movimento e
risalire al
Pleroma. Questa
azione è quella
che nell'
Induismo e
successivamente
nel Buddismo
viene chiamata
l'Illuminazione.
In ogni uomo è
presente la
scintilla di
Sophia, ma per
la dottrina
Gnostica la
maggioranza
degli esseri
umani è
costituita dagli
Ilici che
nascono, si
riproducono e
muoiono vivendo
come gli animali
o peggio, senza
capire niente e
vittime delle
passioni. Poi
c'è una
minoranza, gli
Psichici, che
sono capaci di
ragionamento e
di conoscere la
Verità in via
discorsiva.
Infine ci sono
gli Gnostici o
Pneumatici,
capaci di
giungere alla
Verità di fatto.
Nella Bibbia si
legge "Io sono
un Dio geloso,
non esiste altro
Dio fuori di
me". Niente di
più falso per lo
Gnostico che,
per questa
sapienza, sarà
sempre avversato
dalle Potenze di
questo Mondo.
Nel Vangelo Gesù
dice di
rallegrarsi
quando ciò
avviene.
Abbiamo detto
che la Caduta di
Sophia crea un
immane
sconvolgimento:
la nascita del
nostro Universo,
il Big-Bang,
quella terribile
esplosione che
genera lo Spazio
ed il Tempo. Lo
Spazio inizia la
sua espansione
e, nello Spazio
nascono le
Stelle che si
raggruppano in
Galassie. Sophia
resta
imprigionata in
questa creazione
ed e' angosciata
e disperata.
Quando in un
punto qualsiasi
dell'universo
sorge la vita,
ciò è dovuto
allo sforzo di
Sophia di
liberarsi della
materia. perciò
le forme di vita
diventano sempre
piu' evolute ed
hanno sempre
maggiore
autocoscienza.
Ma l'evoluzione
deve continuare:
che vuol dire
che lo Gnostico
deve trovare
Sophia e
risalire al
Pleroma? Sophia
è la Sapienza
che si nasconde
nell'Uomo ed è
dentro di se che
l'Uomo la deve
cercare.
Lo Gnostico, per
congiungersi con
l'Uno, deve
prima risalire,
una per una, le
sette sfere,
sconfiggendo i
terribili
Arconti che le
presiedono, poi
si deve
identificare con
i singoli Eoni,
risalendo i
Cieli uno alla
volta.
Esistono dunque
vari gradi di
Gnosi, ma il più
alto, è il
ricongiungimeto
con l'Uno:
l'Uomo assume la
Consapevolezza
dell'illusorietà
del mondo
materiale e del
concetto dell'Io
individule.
Riconosce
l'inesistenza
della differenza
tra Soggetto ed
Oggetto e si
identifica con
l'unico vero
Testimone.
Dice Hans Jonas,
uno dei maggiori
studiosi dello
Gnosticismo:
"L’Uomo Gnostico
disprezza il
Cosmo perché
questo lo separa
dalla sua
aspirazione
inattuabile di
ricongiunzione
con la divinità.
Il Demiurgo
Maligno,
creatore
dell'Universo,
ha precipitato
l’uomo nel
Cosmo. La
coscienza della
separazione è la
sensazione della
mancanza del
Divino, il
sentimento di
esule che il
pneuma, lo
spirito
interiore di
origine divina,
marca
drammaticamente
e disperatamente
la condizione
umana.
L’angoscia è il
sentimento che
risveglia
l’interiorità
umana.
Quest’angoscia
fonda la Gnosi,
la conoscenza,
sola cosa che
può liberarlo
dai legami
cosmologici e
fargli
riscoprire la
sua essenza. La
Gnosi è lo
strumento di
battaglia, ciò
che aiuta l’uomo
a rompere i
lacci che lo
legano al mondo,
a separarlo
definitivamente
dal Cosmo e in
definitiva dalla
sua stessa
natura
materiale, dal
suo corpo
imprigionante
l’Io pneumatico,
l’essenza
spirituale. La
Gnosi non
rappacifica
l’uomo col
Cosmo, ma ne
decreta la
rottura".
Dopo la morte di
Gesù, cominciò a
circolare in
Palestina, una
raccolta dei
suoi detti,
quella che gli
studiosi
chiamano la
fonte Q. Decine
di anni dopo,
sulla base di
questa raccolta,
cominciarono ad
essere scritti i
primi Vangeli,
che alla fine,
superarono il
centinaio. Nel
Concilio di
Nicea indetto
dall'Imperatore
Costantino nel
325 dopo Cristo,
la Chiesa
Cattolica adottò
i 4 Vangeli
cosidetti
canonici e
rigettò tutti
gli altri.
Questa scelta fu
invero molto
discutibile,
basti pensare
che il primo
Vangelo che
iniziò a
circolare fu
quello di
Tommaso, non
riconosciuto
dalla Chiesa.
In molti di
questi Vangeli
rigettati si
evince
chiaramente la
Dottrina
Gnostica, ma
anche una
lettura attenta
dei Vangeli
canonici, se si
ha l'accortezza
di tralasciare i
passi aggiunti
secoli dopo, ci
fa riconoscere
questa antica
Sapienza.
Abbiamo detto
che le comunità
Gnostiche erano
numerose e si
caratterizzavano
da alcune
differenza
dottrinarie. In
particolare gli
Ofiti avevano
una particolre
attenzione per
la figura del
Serpente della
Genesi.
Il Serpente era
ritenuto
elargitore agli
uomini della
conoscenza del
Bene e del Male
preclusa dal Dio
del Vecchio
Testamento,
creatore del
mondo, ma,
ritenuto dalla
Gnosi, inferiore
al Dio supremo.
Secondo gli
Ofiti, il
Serpente era
stato mandato da
Sophia (la
Sapienza) per
convincere gli
uomini a
mangiare il
frutto proibito
della Conoscenza
per rendersi
conto di livelli
divini ben
superiori a
quelli del loro
creatore: il
Serpente è colui
che dà la Gnosis,
la conoscenza
illuminata del
bene e del male;
è il Serpente
l’elemento
positivo al
quale rendere
culto e
rivolgersi come
via per la
salvezza. Una
redenzione che
può venire
raggiunta,
proprio con il
disprezzo della
carne, della
materia, anche
attraverso il
libertinismo più
perverso.
Nella loro
Dottrina, Il
Serpente, il
tentatore,
appare nelle
vesti del
liberatore, di
colui che
solleva l’uomo
al di là del
bene e del male,
al di là della
"legge", al di
là del Dio
antico, nemico
della libertà.
Riportiamo un
loro scritto
originario:
"Nell'indicibile
profondità erano
due grandi luci:
l'Uomo Primo, o
Padre, ed il
Figlio suo,
l'Uomo secondo
ed altresi' lo
Spirito Santo,
la Donna prima o
Madre di tutti i
viventi. Al di
sotto di questa
Triade eravi una
massa torpida
composta dai
quattro grandi
elementi,
chiamati Acqua,
Tenebra, Abisso
e Caos. La Madre
Universale
covava sulle
acque. Il Primo
Uomo e l'Uomo
secondo,
innamorati della
sua bellezza,
produssero da
lei la terza
grande luce: il
Cristo. Questo
fu il parto
della mano
dritta della
Grande Madre. Ma
una stilla di
luce cadde in
basso, dalla
mano sinistra,
nella Materia
Caotica. Questa
fu chiamata
Sophia, o
Sapienza, la
Madre del mondo.
Ma, per il
semplice
contatto con le
acque dello
spazio, ella,
prima di
ascendere alla
regione Media,
aveva di già
generato un
figlio, il
principale
potere creativo
del mondo
sensibile:
questo figlio
era Yaldabaoth
che, a sua
volta, generò,
uno dall'altro,
i sette grandi
poteri formativi
dell'universo
sensibile: i
sette Arconti. E
Yaldabaoth era
arrogante e
millantatore ed
esclamò: "Io
sono Padre e Dio
e non vi è
alcuno sopra di
me". Ma Sophia,
udendo tal cosa,
gridò al suo
figliuolo: "non
mentire,
Yaldabaoth,
poiché al di
sopra di te vi è
il Padre
Supremo, il
Primo Uomo, e
l'Uomo figlio
dell'Uomo". E
tutti i Poteri
furono sorpresi
della parola,
ma, Yaldabaoth,
per distogliere
la loro
attenzione,
gridò: "Facciamo
l'uomo a seconda
della nostra
immagine". Cosi'
essi fecero l'
"uomo", ed egli
giacque come un
verme sul
terreno, fino a
che non lo
portarono ad
Yaldabaoth che
soffiò in lui
l'alito di vita,
vale a dire il
fluido di luce
che aveva
ricevuto da
Sophia e l'uomo,
ricevendolo,
immediatamente
rese grazie
all'Uomo Primo e
disprezzò i
propri
fabbricatori
(gli Elohim). In
seguto a ciò,
Yaldabaoth (Yahweh)
fù geloso e
divisò di
privare Adamo
della scintilla
di luce,
formando la
donna. Ed i
sette poteri
creativi furono
innamorati di
Eva, e da essa
generarono gli
Angeli e cosi'
Adamo di nuovo
cadde sotto il
potere di
Yaldabaoth e
degli Arconti.
Allora Sophia,
la Sapienza,
mandò il
serpente (la
mente) nel
paradiso di
Yaldabaoth e
Adamo ed Eva
dettero ascolto
ai suoi savi
consigli e cosi',
ancora una
volta, l'uomo fù
liberato dal
dominio del
potere creativo
e trasgredi'
l'ordine di
ignoranza di
qualsiasi potere
più alto di lui,
imposto da
Yaldabaoth. Per
il ché,
Yaldabaoth li
cacciò dal suo
paradiso ed
insieme ad essi,
cacciò il
serpente, la
"mente". Dopo la
cacciata, i
corpi di Adamo
ed Eva
diventarono
sempre più densi
e sempre più
deboli ed essi
conobbero di
portar seco la
morte. Ma
Sophia, la
Sapienza, non
trovando pace ne
in cielo ne in
terra, implorò
l'aiuto della
Grande Madre e
questa,mossa a
compassione,
pregò il Primo
Uomo di mandare
il Cristo ad
aiutarla. Ed il
Cristo, suo
fratello e
sposo, venne in
suo aiuto
discendendo
attraverso le
sette sfere,
privando gli
Arconti del loro
potere. Egli
fece opere
possenti,
insegnò agli
eletti il Padre
Sconosciuto e si
proclamò
apertamente
Figlio del Primo
Uomo. Per il chè
gli Arconti, e
specialmente
Yaldabaoth,
presero misure
per ucciderlo;
cosi' Gesù,
l'uomo, fu da
loro crocifisso,
ma Cristo e
Sophia salirono
in alto all'Eone
incorruttibile".
Oltre che dai
Vangeli
cosidetti
Apocrifi o
Gnostici,
possiamo trovare
le linee
fondamentali di
questa Dottrina
anche in molti
pensatori
vissuti nei
primi tre secoli
dopo Cristo:
1) Il Vescovo
Marcione,
vissuto tra l'85
ed il 160 dopo
Cristo, negava
per i Cristiani
l'importanza del
Vecchio
Testamento ed
affermava che il
Dio della Bibbia
era un Dio
inferiore
(Demiurgo),
creatore del
mondo,
vendicativo e
terribile.
Secondo Marcione,
Cristo è venuto
sulla terra per
far conoscere
agli uomini il
Padre, buono e
misericordioso.
Egli affermava
che l'Autore di
un mondo
riboccante di
mali e di un
uomo pieno di
imperfezioni non
potesse essere
che un Dio
"minore" e che
la sua legge era
spietata e
crudele.
Marcione non può
essere definito
propriamente un
pensatore
gnostico perchè
non crea nessun
sistema
metafisico.
Possiamo
affermare che il
fulcro della sua
dottrina è che
il vero
cristiano deve
completamente
rigettare il
Vecchio
Testamento.
2) Valentino
visse in epoca
alessandrina nel
secondo secolo
dopo Cristo. Il
suo fu il
sistema gnostico
più completo, ma
anche il più
complesso.
Secondo
Valentino la
realtà è il
Pleroma formato
da coppie di
entità
immateriali (Sigizie)
detti Eoni. La
prima coppia
Abisso e
Silenzio genera
il Primo Padre
(il Dio
inconoscibile).
Da Questo, per
emanazione, si
generano Mente e
Verità che a
loro volta
generano Verbo e
Vita che
generano Essere
ed Ecclesia.
Questi primi
otto Eoni
costituiscono l'Ogdoade.
Seguno poi atre
due serie di
dieci e dodici
Eoni che
costituiscono la
decade e la
dodecade.
L'insieme di
questi trenta
Eoni costituisce
il Pleroma che è
l'unica vera
realtà. L'ultimo
Eone Sophia, la
Sapienza, cercò
di penetrare i
misteri
dell'Abisso e
questo "Errore"
generò un
cataclisma
immenso che
causò la nascita
del Mondo
materiale. Per
ristabilire
l'ordine, Mente
e Verità
generano il
Cristo che
discenderà nel
mondo per
riunire tutti i
semi di luce
sparsi da Sophia
e che si trovano
intrappolati in
alcuni uomini
(gnostici o
pneumatici).
Valentino fu il
primo a dividere
l'umanità in tre
categorie: gli
Ilici che vivono
come animali e
sono la
maggioranza del
genere umano,
gli Psichici che
credono nel
Demiurgo (il
principio della
creazione
generato da
Sophia) e gli
Gnostici o
Pneumatici ai
quali il Cristo
ha rivelato
l'esistenza di
tutto ciò che
esiste al di
sopra del
Demiurgo (il Dio
della Bibbia).
3) Cerinto era
un filosofo
siriano che
visse nel primo
secolo dopo
cristo. Egli
affermava che il
mondo era stato
creato da un
Demiurgo (il Dio
della Bibbia)
che ignorava
completamente
tutto ciò che
era al disopra
di Lui. Secondo
Cerinto Gesù era
solo un Uomo
finchè non
discese su di
Lui lo Spirito
sotto forma di
Colomba durante
il Battesimo. Da
quel momento
Egli divenne il
Cristo ed
insegnò agli
uomini
l'esistenza del
Padre
sconosciuto.
4) Cerdo fu un
pensatore
gnostico del
primo secolo
dopo Cristo.
Egli affermava
che il modo era
stato creato da
un Dio
arrogante, iroso
e vendicativo
(il Dio della
Bibbia) che
ignora tutto ciò
che esiste al di
sopra di Lui. Il
vero Dio Padre
avrebbe, secondo
Cerdo, inviato
nel mondo suo
Figlio Cristo
per insegnare
all'umanità come
sfuggire alla
malvagità del
Dio creatore.
5) Carpocrate
era un filosofo
alessandrino che
visse nel
secondo secolo
dopo Cristo.
Egli predicava
che il mondo era
stato creato da
Angeli inferiori
che avevano
intrappolato le
anime degli
uomini nei corpi
materiali e che
queste anime
subivano
infinite
trasmigrazioni.
La visione che
Carpocrate ha di
questo Mondo è
estremamente
negativa ed egli
ritiene che
l'Uomo debba
disprezzarne le
leggi ed è
quindi libero di
comportarsi come
crede.
6) Basilide
visse nel
secondo secolo
dopo Cristo.
Egli affermava
che in principio
vi era un
primordiale "Non
Essere" dal
quale si generò
la Mente (Nous).
Successivamente
dalla Mente si
generò la
Ragione (Logos)
e da questa per
emanazioni
successive si
generarono la
Prudenza (Phronesis),
la Sapienza
(Sophia) e la
Forza (Dynamis).
Da questi Eoni
naquero gli
Angeli
distribuiti in
ordine
gerarchico in
365 ordini. Gli
Angeli
dell'ultimo
ordine crearono
questo mondo ed
il più potente
di essi era
Jahvè, il Dio
della Bibbia.
Per liberare
l'uomo dal
potere di Jahvè,
il Nous (la
Mente) discese
nella forma di
Gesù.
7) Simon Mago
non può
propriamente
essere
considerato un
pensatore
gnostico. Egli è
menzionato negli
Atti degli
Apostoli e visse
in Samaria nel
primo secolo
dopo Cristo.
Simone proclamò
di essere
l'incarnazione
del Vero Dio e
si accompagnava
con una ex
prostituta di
Tiro, Elena.
Questa Elena
era, secondo
lui, il primo
concetto della
sua mente,
l'Ennoia, che a
sua volta
avrebbe generato
gli Eoni e
successivamente
gli Angeli
creatori del
Mondo. Questi
ultimi, presi da
invidia,
avrebbero chiuso
l'Ennoia in un
corpo umano,
codannando la
sua anima a
trasmigrare per
l'eternità di
corpo in corpo.
Il Sommo Dio,
però, si incarnò
in Simone per
trovare e
liberare
l'Ennoia. Simone
fondò una setta,
detta appunto
dei Simoniaci,
il cui scopo era
di salvare il
mondo dal
cattivo governo
degli Angeli, il
principale dei
quali era Javhè,
il Dio
dell'Antico
Testamento.
8) I Sethiani
furono una setta
gnostica che
fiorì nel
secondo secolo
dopo Cristo.
Essi come molti
altri gnostici
pensavano che
l'unica realtà
fosse il Pleroma
costituito da
Eoni, entità
immateriali e
meravigliose e
credevano che il
mondo non fosse
stato creato da
Dio, ma da un
essere
inferiore.
L'ultimo degli
eoni, Sophia (la
Saggezza) aveva
generato sette
figli (gli
Arconti),
Yaldabaoth, Iao,
Sabaoth, Adonai,
Elohim,
Astaphain e
Horaios: essi
avevano creato
l'uomo a loro
immagine e
somiglianza.
Dopo che Adamo
era caduto nel
peccato e Caino
aveva ucciso
Abele, Sophia
decise di
mandare Seth
come Salvatore
dotato della
scintilla
spirituale
divina, la cui
missione era di
liberare
l'elemento
spirituale degli
uomini,
intrappolato nel
mondo materiale.
Cristo era
l'ultimo
discendente di
Seth, o forse
Seth stesso,
tornato per
portare la
conoscenza
(gnosi) della
salvezza,
contenuta in un
libro segreto e
insegnata solo
agli iniziati.
9) Saturnino
visse e predicò
ad Antiochia
nella prima metà
del II secolo.
Prendendo spunto
da un passaggio
del Vangelo di
Giovanni (1:18):
Dio nessuno l'ha
mai veduto, il
Dio unigenito
che è nel seno
del Padre, egli
ne ha parlato,
Saturnino
affermò che il
Padre, essendo
non visibile,
era sconosciuto.
Egli aveva
creato un mondo
di angeli ed
arcangeli, dei
quali sette
malvagi angeli
avevano, a loro
volta, creato il
mondo materiale
e l'uomo, che
era rimasto un
essere
strisciante,
finché il Padre
non gli aveva
inviato una
scintilla
divina.
Il più potente
di questi angeli
malvagi fu
Yahweh, ed il
Padre mandò in
terra il Cristo
per
distruggerlo.
Il Cristo, però,
venne in terra
solo in
apparenza
(Docetismo), per
trasmetterci un
concetto di
salvezza,
implicante la
liberazione
degli spiriti
umani dai loro
corpi, in cui
sono prigionieri
ed il ritorno a
Dio.
Saturnino,
quindi, rifiutò
tutto ciò che
era materiale,
conducendo una
vita ascetica
praticando
l'assoluta
castità ed il
celibato.
10) Gli Ophiti o
Naaseni, come
già visto, sono
una serie di
sette gnostiche
del secondo
secolo dopo
Cristo. Queste
sette avevano in
comune
l'adorazione del
Serpente: il
Serpente che
nella Genesi
avrebbe indotto
Adamo ed Eva a
mangiare il
frutto
dell'Albero
della
Conoscenza.
Secondo gli
Ophiti
all'inizio vi
era il Primo
Uomo che a sua
volta generò il
Figlio o Secondo
Uomo e da essi
procedette lo
Spirito Santo o
Prima Donna. Da
questa Terna
procedettero il
Cristo e Sophia,
la Sapienza.
Sophia generò un
figlio,
Yaldabaoth (Jahvè,
il Dio della
Bibbia) che creò
questo mondo e
l'Uomo. La sua
creazione fù un
aborto. Sophia
mandò il
Serpente che
convinse Adamo
ed Eva a
mangiare il
frutto proibito
ed essi ebbero
la vera
conoscenza e
conobbero che al
di sopra del Dio
Creatore,
arrogante e
geloso, vi erano
il Primo Uomo,
il Figlio e la
Prima Donna. Per
liberare la
scintilla divina
che era
nell'Uomo, il
Cristo discese
in questo mondo
e si proclamò
apertamente
"Figlio
dell'Uomo".
11) Per la
Scuola Gnostica
di Alessandria
In principio
c'era un unico,
indescrivibile,
inimmaginabile
Silenzio che
generò la Mente,
il Nous, il "Dio
esterno alla
creazione", al
di là del tempo,
al di là dello
spazio, al di là
di materia ed
energia. Questa
generò il
Pensiero, poi il
Pleroma
originario
iniziò a
differenziarsi
generando gli
Eoni. Anche per
questa Scuola,
Sophia era
l'ultimo Eone
che generò il
Demiurgo
creatore di
questo mondo, un
essere composito
formato da sette
Arconti, i
tirannici
guardiani dei
sette mondi.
Sophia,
proveniente dal
"cielo supremo",
fu trattenuta
dagli Arconti e
tirata giù nei
mondi.
12) San Paolo,
nella sua
lettera agli
Efesini, scrive:
"La nostra lotta
non è contro la
carne ed il
sangue, ma
contro i
Principati e le
Potestà, contro
i dominatori di
questo mondo di
tenebre".

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